L’emergenza Covid-19 ha obbligato tutti ad un repentino e radicale cambiamento nelle abitudini, nei comportamenti, nelle relazioni e nel modo di vivere la quotidianità.
Anche noi de La Scotta, dall’inizio del mese di marzo, abbiamo sospeso tutti i servizi, le attività gli interventi sociali diurni, di Vita indipendente, ricreativi e dei trasporti sociali.
Ora dopo quasi tre mesi nei quali a più riprese abbiamo cercato di aprire, senza peraltro riuscirci, si inizia a parlare di ripartenza.
Martedì 26 maggio la Regione Lombardia ha deliberato il Piano Territoriale nel quale delinea la Fase 2 anche per i servizi semiresidenziali per persone con disabilità tra cui i nostri CSE e il nostro SFA.
Non è ancora possibile fissare una data certa, ma è sicuramente confortante apprendere che si sono fissati una serie di parametri entro i quali muoversi per riattivare le Unità d’offerta osservando tre concetti di fondo: sicurezza, gradualità e modularità.
Durante il lockdown (tradotto: misure di confinamento) abbiamo continuato a esserci, continuando a mantenere rapporti con tutte le persone che frequentano i nostri servizi e le loro famiglie, attraverso forme di relazione e contatto a distanza. Di questo troverete traccia nei racconti e nei prodotti video pubblicati nel nostro sito web.
Abbiamo continuato a progettare ad elaborare piani di sicurezza contro il Covid-19, ci siamo continuamente interconnessi con altri enti gestori, e con le nostre organizzazioni di riferimento – Confcooperative e Federsolidarietà. Abbiamo letto ed analizzato Decreti, Delibere, e Regolamenti, abbiamo prodotto documenti progettuali e protocolli di sicurezza che abbiamo condiviso con i nostri interlocutori istituzionali (Uffici di Piano, Comuni, ASST Franciacorta).
Abbiamo provveduto ad igienizzare e sanificare tutte le sedi e i mezzi di trasporto, abbiamo fatto scorta di Dispositivi di Sicurezza Individuale (DPI); ci siamo dotati di termoscanner per misurare la temperatura corporea e stiamo definendo nel dettaglio le procedure di accesso, permanenza ed uscita dell’utenza dai servizi.
Non vediamo l’ora di ricominciare, di ritrovare amiche e amici che riempiono gli spazi della Cooperativa di presenze, rumori, voglia di stare assieme, di riprendere percorsi di crescita e autonomia condivisi anche con altre persone oltre ai propri parenti.
A noi componenti del Consiglio di Amministrazione non resta che auguraci che il riavvio si materializzi al più presto per riprendere la via forzatamente abbandonata per proteggere e proteggerci dai rischi di un nemico invisibile.
Proprio perché non identificabile dovremo stare molto attenti a contare su una rete bene annodata tra noi, le famiglie e le istituzioni.
A presto.
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